Il cibo è un simbolo terreno, carnale, elementare; è l’oggetto del desiderio di un bisogno primario che risiede nelle regioni più primordiali, rettiliane del nostro cervello. Nutrirsi per vivere; nutrirsi con piacere, in maniera sana, per vivere meglio. Tale semplicità è però del tutto apparente. Sulla sua base, infatti, noi erigiamo uno dei pilastri della nostra vita individuale e sociale. Mangiare ha a che fare con l’accettazione di noi stessi, della realtà e delle persone che ci circondano; è un atto ricco di connotazioni affettive, ludiche, festose, conviviali, consolatorie, ma anche legate alla libido; il “cibo” è la proiezione materiale della soddisfazione del bisogno di mangiare.
Pensiamo soltanto a quello che accade quando il nostro rapporto col cibo è disturbato: milioni di persone soffrono di disturbi psicologici conclamati dell’alimentazione: iperalimentazione, obesità, cattive abitudini, o per contro ossessione per la dieta, anoressia, bulimia. Se estendiamo il conteggio a quella fascia che ne è solo parzialmente consapevole, o che non ritiene di avere un reale problema, dovremmo probabilmente aggiungere qualche zero al totale.
Ecco perché quando il cibo compare come protagonista nei nostri sogni, ci racconta molto di noi stessi e del nostro rapporto con la vita, a volte forse più di quanto vorremmo; e lo fa in maniera spesso brutale, senza andare troppo per il sottile, come vedremo in alcuni esempi.
Sognare buon cibo che accende l’appetito
Sogno positivo. Indica una certa vivacità e freschezza del rapporto con se stessi, fame di novità che si traduce nella ricerca di esperienze piacevoli, legate all’espressione e alla coltivazione del sé. Libido frizzante, gioiosa, affamata di esprimersi e libera da condizionamenti.
Sognare cibo avariato, ammuffito
La situazione “puzza”. Qualcosa che si ritiene aspetto basilare della propria vita è stantio, bloccato, insoddisfacente, o si trascina da troppo tempo. Se si tratta di frutta potrebbe riferirsi a una situazione economico-lavorativa; se è carne, alla vita sessuale. In generale, poca autostima e fiducia in se stessi; libido imprigionata, impotente.
Sognare cibi disgustosi, nauseabondi
Il pranzo è servito. Escrementi, poltiglie indefinibili, pastoni maleodoranti. Se il sognatore ne è attratto può essere il “sintomo” di un certo gusto del proibito dovuto a repressioni della libido; se la reazione è il ribrezzo, o conati di vomito, magari il problema è quello fisiologico di qualcosa che è rimasto sullo stomaco a cena; se è indifferenza, e lo si consuma, potrebbe essere un segnale della necessità di reintegrare le energie psicofisiche.
Sognare animali repellenti come cibo
In questo caso potremmo trovare serviti, sulla tavola imbandita dei nostri sogni, ragni fritti, rospi, vermi, cimici, larve, ratti, e in generale tutto ciò che personalmente ci causa ribrezzo. Si tratta per lo più di una variante del proprio personale rapporto con il proibito, il timore e il desiderio di trovarsi in una situazione “capovolta”, che costringe a rimettersi in gioco e a contare solo su se stessi. E’ significativo anche indagare su ciò che ci lega al tipo di animale nello specifico (ad es. sognare ragni come cibo assume un significato diverso tra un aracnofobico ad un aracnofilo).
Sognare cibo con dentro peli / capelli
Sogno abbastanza diffuso, anche in altre varianti come granelli di sabbia, terra, calcinacci, polvere, etc. La sensazione predominante è il fastidio e la conseguente necessità di sputare il boccone. Qualcosa di molto antipatico assilla le giornate del sognatore “rovinandogli” anche i piaceri più semplici della vita.
Sognare animali insoliti come cibo
Culturalmente, si intendono animali al di fuori del tracciato bovino-ovino-suino / pollame, ma che non destano disgusto. Cani, gatti, uccelli, ma anche conigli e cavalli; molto comune il leone. E’ un impulso di possesso; possesso delle caratteristiche di quella bestia. Traslato, per la carne umana (di persona conosciuta), diviene pulsione sessuale brutale nei confronti di quella persona, forse completamente negato dal sognatore a se stesso.