Lo stadio embrionale della vita stessa ha avuto luogo proprio all’interno dei nostri mari; è qui che per la prima volta sono apparsi piccoli e semplici agglomerati molecolari, composti da amminoacidi e nucleotidi, che rappresentano i cosiddetti mattoni della vita. A partire da tali semplici composti e dal loro brodo primordiale, concentrato nei mari, iniziarono a formarsi i requisiti minimi essenziali alla proliferazione della vita in tutto il pianeta Terra; è molto probabile che gli antichi oceani, ad esempio, avessero sui loro fondali delle vere e proprie sorgenti calde, caratterizzate soprattutto da ricche quantità di sali minerali (ambiente idrotermale) e che da lì iniziarono le prime tappe della colonizzazione del pianeta da parte degli esseri viventi. Sognare il mare, enorme ed affascinante massa d’acqua, scintillante in superficie, buia e misteriosa nelle profondità, mette il sognatore direttamente in contatto con le origini ancestrali della sua specie e non solo, con la scintilla divina che ha dato il via al mondo, così come oggi lo conosciamo.
IL MARE NEI SOGNI E LA SUA SIMBOLOGIA
Omero si riferisce ad Oceano definendolo genitore degli Dei, oppure origine di tutti; egli è, per la mitologia greca, una divinità fluviale. Era caratterizzato da un’enorme e smisurata attività generatrice, anche e soprattutto in quanto padre di tutti i fiumi della terra e non è una coincidenza che alcuni rituali tipici del mondo pagano prevedevano il bagno delle fanciulle sulle sponde fluviali affinché esse aumentassero le probabilità di procreare. Quando poi, tutto era stato creato, Dei compresi, Oceano continuò a fluire ai margini della vita, sotto forma di fiumi e mari, in un circolo senza fine che rifluiva eternamente in se stesso; così dalla sua immensa corporatura scaturiscono ancora oggi tutti i corsi d’acqua. Il mare nei sogni è dunque Oceano che continua ininterrottamente a fluire anche nella nostra coscienza, portando con sé tutto il mistero del creato.
L’immensa distesa d’acqua è inoltre la protettrice di tutti i segreti della storia e del tempo, che progressivamente sono affondati sui suoi fondali. Nelle profondità delle sue acque, il mare custodisce gelosamente relitti di navi, vascelli, tesori, e le tracce di antichissime civiltà passate; funziona esattamente come il nostro inconscio, che possiede una memoria sconfinata ed è anche in grado di sommergere e coprire tutti gli avvenimenti passati che sono in grado di turbare la quiete della nostra coscienza e sconvolgerne l’equilibrio, un fenomeno conosciuto come rimozione.
Sulla base di tale analogia, così come di molti studi psicanalitici, Jung ha affermato che il mare è il simbolo per eccellenza del nostro es (pronome personale tedesco neutro, che sta per inconscio nella letteratura psicanalitica); esso rappresenta l’enorme profondità insondabile della nostra coscienza, il baratro, oltre il quale falliscono tutte le nostre leggi della civiltà, la sede per eccellenza della nostra attività creatrice e delle forze motrici che indirizzano le nostre scelte. Il mare rappresenta, in sogno, un collegamento diretto con la nostra coscienza e le molteplici potenzialità psichiche, le vite che abbiamo vissuto e quelle che devono ancora venire; in quanto simbolo della coscienza non possiede un tempo fisico, è il luogo in cui le relazioni temporali tra passato, presente e futuro si annullano nell’eterno attimo.
Il mare è l’inconscio, sia individuale, ed avverte il sognatore circa il bisogno di scrutarsi dall’interno, sia collettivo. Il suo moto perpetuo ed altalenante ha direttamente a che fare con un profondo cambiamento interiore e con il perpetuo dinamismo del nostro spirito, in grado di rinascere e rigenerarsi in ogni istante. Inoltre essendo prevalentemente composto da acqua, e per le sue proprietà creatrici, non può se non essere emblema assoluto della femminilità: è l’enorme grembo uterino da cui tutti veniamo, è il punto di partenza del nostro percorso, quando in sogno ci si immerge nelle acque del mare è sinonimo di una volontà che chiede di ritornare la punto di inizio, che aspira ad una rigenerazione, ad una nuova nascita.
MARE CALMO/AGITATO
Ovviamente non può sfuggire alla percezione del sognatore un altro importantissimo elemento che spesso accompagna il sogno marittimo, ovvero le sue condizioni. Sognare un mare agitato, con alte onde, in bufera, attorniato da una tempesta, è una chiara allusione al proprio stato d’animo; il sognatore sta vivendo un periodo particolarmente burrascoso della sua vita, magari ha perso il controllo delle sue decisioni e non riesce a venirne a capo. Il contrario accade se si sogna un mare calmo; il sognatore è in pace con se stesso, i suoi moti e le sue pulsioni sono quasi sempre sublimate.
SOGNARE DI ESSERE IN MEZZO AL MARE
E’ un territorio vasto e sconfinato, e soprattutto non vi sono sentieri o strade ben tracciate; è indice di un animo confuso, che non sa che pesci prendere, non c’è direzione né meta, semplicemente il proprio starsene in mezzo agli avvenimenti guidati dalla caotica ed irrazionale marea, senza avere la possibilità di prendere personalmente il timone.
SOGNARE MARE SPORCO
Il sognatore ha a che fare con dei problemi latenti, che non sono chiari e concettualizzati a livello cosciente; si ha la perenne percezione che qualcosa non va, ma la contempo non se ne capisce la causa, bisogna assecondare le proprie associazioni di idee.
LOTTO E CABALA
Mare agitato 10; mare calmo 5; mare leggermente increspato 23.