Gli insetti, o per i più pignoli, entomi, rappresentano la classe animale più popolosa del pianeta Terra, essa annovera più di un milione di specie che esprimono le grandi capacità creative della Natura; molti studiosi ritengono siano stati i primi grandi colonizzatori delle terre emerse, e la loro variegata e polimorfa fenomenologia anatomica, assieme alle loro capacità biologico-organizzative, ne hanno fatto i campioni dell’adattamento grazie anche alle loro capacità di competizione naturale. Di conseguenza, essi, sia in positivo che in negativo, vivono in stretta relazione con le attività umane di ogni tipo, dall’agricoltura sino alla nostra comoda vita casalinga, in grado di condizionarne ed influenzarne abitudini e rendimenti.
Mentre però gli effetti positivi tendono ad essere impercettibili, quelli negativi, naturalmente, sono più che palesi: irritazioni, pruriti, fastidio, contaminazioni etc., per questo non godono generalmente di un’ottima reputazione; nemici dell’ordine e della pulizia sono, oniricamente parlando, le piaghe di un sognatore forse infastidito nella sua routine da qualche evento in particolare, o da persone che irritano ed opprimono le sue libertà.
GLI INSETTI NEI SOGNI
Non è assolutamente un caso che tra le famosissime dieci piaghe d’Egitto, attraverso le quali si volle punire gli oppressori del popolo ebraico, ben due prevedevano l’invasione da parte di insetti, in particolare mosche e zanzare; è quindi radicata nel nostro percorso antropologico la consapevolezza dell’enorme tormento provocato da tali esseri e soprattutto la loro capacità di stravolgere, da un momento all’altro, la nostra quiete e calma da popoli civilizzati. È dunque naturale aspettarsi che il nostro inconscio, dovendo scegliere tra le immagini che ben si prestano a dover esprimere il concetto di fastidio, elegga proprio i nostri amici insetti.
Non si tratta di esprimere problemi veri e propri, di grossa portata, od insolubili, piuttosto situazioni, persone, familiari ed amici che portano con sé quel lieve senso di fastidio o disagio cronico in grado di sfociare in una vera e propria antipatia ed insopportabilità. L’insetto onirico è di per sé questo prurito morale, questa idea fastidiosa che continua a svolazzare e ronzarci dentro la testa, magari creando intere colonie di piccoli esseri/pensieri di cui bisogna poi sbarazzarci. C’è questa idea ossessiva, che non abbandona il sognatore, che lo tormenta e gli sottrae del tempo con le sue continue ed inaspettate apparizioni.
Il sogno dunque ha come punto d’origine un certo senso di frustrazione che proviene dall’incapacità di risolvere un conflitto fastidioso con qualcuno, o semplicemente dalla scarsa sopportazione nei suoi riguardi, alcuni contrattempi giornalieri su cui inizialmente ci si poteva passar su, ora invece diventano veri e propri ostacoli, difficili da digerire. C’è un sognatore, c’è una meta, e tra questi due dati vi si frappongono gli insetti che stanno ad indicare tutti gli ostacoli che possono impedire, rallentare, influenzare il raggiungimento di tal fine o meta. Sarebbe molto interessante cercare di capire anche gli elementi corollari del sogno, la sua contestualizzazione, gli eventi significativi e magari la tipologia di insetto che viene sognata.
In generale si può affermare che insetti striscianti, come vermi, lombrichi e bruchi si riferiscono alla inconscia percezione che alcuni individui a noi particolarmente legati in realtà non siano così affidabili. Il senso di paura, ribrezzo andrebbero così a comporre l’immagine suddetta. Gli insetti che svolazzano come mosche e zanzare si muniscono di un’ulteriore sfumatura, in quanto parassiti largamente diffusi, si riferirebbero alla fobia di un sognatore che si sente prosciugato o privato delle sue risorse interiori e vitali (si pensi all’immagine di una zanzara che succhia il nostro sangue oppure alla presenza di mosche sul cibo), inoltre le mosche e le zanzare sono associate anche a concetti quali lo sporco e la trasmissione di alcune malattie.
Le vespe, rinomate per la loro inclinazione ad usare il loro bel pungiglione, invece, sarebbero relazionate con la rabbia repressa e la volontà di tramutarla in vendetta. La formica è per antonomasia l’immagine dell’inconscio e del sotterraneo che emerge segnalandoci problemi irrisolti, mentre lo scarafaggio è associato alla repulsione verso qualcosa o qualcuno.
SOGNARE UN INSETTO MORTO
L’immagine si riferisce alla nostra incapacità di percepire la precisa causa di una latente frustrazione; il sognatore ha mal riposto le proprie preoccupazioni, è stato indotto a pensare che la causa del suo fastidio fosse una determinata cosa, la cui privazione però ha generato più malanni che benefici. Un esame approfondito delle proprie esperienze interpersonali giornaliere potrebbe rivelare il misfatto. L’altra facciata interpretativa vuole la morte come simbolo di trasformazione, passaggio, cambiamento, il che potrebbe riferirsi o alla fine del problema o ad un suo mutamento di forma.
SOGNARE INSETTI GIGANTI
Il problema o fastidio percepito inizialmente come lieve e sopportabile sta assumendo delle proporzioni smisurate; tipico di un problema non tempestivamente risolto è il fatto che questo si ingigantisca e diventi il punto focale di un’intera frustrazione, e magari la causa è molto esplicita agli occhi del sognatore.
SOGNARE INSETTI IN CASA
La fonte della frustrazione si cela tra le mura della propria intimità, nel ristretto circolo del focolare domestico, quindi il cerchio si stringerebbe intorno a parenti o amici; ma la casa non è semplicemente l’habitat familiare del sognatore, è la sua stessa intimità ed interiorità, magari è proprio un aspetto della propria personalità ad irritarlo portandolo a non accettare questo sua tratto caratteriale.
LOTTO, CABALA, SMORFIA
I numeri celati sotto la ronzante immagine dell’insetto sono il 3 insetto; insetti volanti 58; insetti schiacciati/morti 30; insetti sul corpo 73.